La fine della bella stagione e l’arrivo dell’autunno segna la voglia di marmellate e confetture. Chiunque almeno una volta nella vita, ha realizzato una marmellata in casa o ha ricevuto in regalo un vasetto di marmellata casalinga. La praticità di questa crema è quella di recuperare tutta la frutta di stagione in esubero e di conservarla per mesi prima del suo consumo. Non possiamo con conoscere un prodotto presente in tutte le nostre dispense che abitualmente consumiamo tutti i giorni, dalla colazione dolce all’aperitivo con gli amici. Scopriamo di più: ne esistono di vari tipi: la marmellata, la confettura e la composta ma in cosa differiscono? Approfondiamo insieme questo poliedrico e gustoso prodotto!

 

Iniziamo col dire che la suddivisione in Marmellata, Confettura e Composta, è stata decretata nel ‘79 dalla direttiva europea poichè il prodotto finale deve sottostare a rigidi controlli di preparazione e di mantenimento.

 

Marmellata

Sarete delusi in molti ma la marmellata è per definizione solo quella di agrumi! Ebbene sì, avete letto benissimo, per “marmellata” si intende un prodotto a base di agrumi e zuccheri. Polpa, succo, purea estratti acquosi o scorza che contiene almeno il 20% di frutta e l’unica tipologia ammessa sono cedro, mandarino, arancia, pompelmo, limone e bergamotto. Per essere chiari, per un vasetto da 1000 g il 20% deve essere composto da agrumi mentre il 45% da zucchero e acqua. Indubbiamente dal sapore acidulo, è l’ideale come colazione dolce al mattino per una carica non troppo sdolcinata e, come detto in precedenza, permette il consumo di frutti estivi in pieno inverno.

Diffidate dai brand che vi parlano di marmellate con frutti che non siano agrumi, mi raccomando!

Confettura

La confettura è la crema ai frutti che generalmente viene confusa con la marmellata. È con la confettura che, secondo il noto detto, si può fare quasi con qualsiasi cosa! Parliamo di un prodotto che contiene il 35% di polpa o purea di frutta e il 45% di zucchero e acqua. Prima dell’importazione di zucchero, le confetture venivano addolcite con il miele che le rendevano, però, più liquide. Ancora oggi esistono brand che hanno ripreso questa antica ricetta, altre invece utilizzano lo zucchero di canna per una confettura più light.

La confettura a sua volta, si suddivide in confettura extra che contiene il 45% di frutta e il 45% di zucchero e acqua. Dall’aspetto gelatinoso, sono l’ideale  per farcire i dolci e per colazioni più golose.

La sua percentuale di zucchero e la cremosità che la contraddistingue, la rendono ideale come accostamento agrodolce con formaggi e particolari salumi per sfiziosi aperitivi e cene dai sapori intensi e decisi.

Composta

La Composta è la crema più light tra le tre. Essa presenta ben il 65% di frutta e solo il 35% di zuccheri. La sua cremosità, priva di grumi, la rende ideale per essere spalmata e gustata come una crema dolce a cui non deve invidiare proprio niente! Come le sue sorelle più famose, anche il suo utilizzo può essere impiegato per ogni pasto e può essere realizzata con qualsiasi tipo di frutto sopracitato. Prive di conservanti, una volta aperto il barattolo va conservato in frigo per preservarne la freschezza. Povera di zuccheri, è il prodotto ideale per chi vuole mantenersi in forma con gusto!

In conclusione, abbiamo visto come la frutta in barattolo differisca per proprietà e utilizzo. Largamente consumata, essa permette di gustare appieno la frutta non di stagione preservandone la freschezza e l’inconfondibile sapore.